Il Teatro Ariston pieno di persone, i bambini delle prime file molto agitati e in ansia:
era questo lo stato d’animo della gente che si preparava a partecipare e ad assistere alla seconda edizione de: "O zeneise in te scheue".
Grazie all’aiuto di "nonno Bruno" (Bruno Minardi) che da settembre cerca di insegnarci a parlare in dialetto,
all’associazione "O Leûdo" e alle maestre delle classi terze, quarte e quinte di Pila, S. Vittoria e via Lombardia
siamo riusciti a cavarcela! Le classi 3 e 4 indossavano una maglietta bianca con disegnata la lanterna di "Zena"
e un cappellino blu di carta crespa arricchito da un pon-pon rosso per imitare il berretto tipico dei pescatori Sestresi.
Le classi 5, impegnate a recitare due commedie scritte da nonno Bruno e ambientate in periodo lontano nel tempo,
indossavano costumi "all’antica" cuciti dalle mamme e dalle nonne. Scoccate le 15.30 la recita ha avuto inizio tra gli applausi e,
emozionatissimi, abbiamo cantato, recitato e ballato. Alla fine alcuni membri dell’Associazione "O Leûdo" sono saliti sul palco,
insieme all’Assessore alla cultura Valentina Ghio, a distribuire premi alle classi che hanno partecipato.
Ma noi vogliamo dire un grande grazie a nonno Bruno perché ci vuole bene e perché senza di lui non avremmo vissuto questa grande emozione.